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Nando Gentile
Palermo, Italy
Nando Gentile
Palermo, Italy
Qui ti trovi nel sito italiano dove trovare notizie e curiosità (anche uniche) sul Lotto e passare il tempo in amicizia e cordialità
Galleria Immagini di Nando Gentile
In totale ci sono 199 Immagini disponibili.
Particolare statua rinvenuta nella valle dei templi ad Agrigento...
Costruzione particolare nella valle dei templi ad Agrigento...
Una parte della valle dei templi ad Agrigento...
Una parte della valle dei templi ad Agrigento...
Ancora uno scorcio di un particolare della valle dei templi ad Agrigento...
Un bel tempio rupestre sempre nella omonima valle dei Templi ad Agrigento. Si notano nello sfondo delle ciminiere dalla città.
Ancora uno scorcio della valle dei templi ad Agrigento...
Ancora uno scorcio della valle dei templi ad Agrigento...
Ancora uno scorcio della valle dei templi ad Agrigento...
Ecco un templio ben corservato (e in restauro) sempre nella valle omonima dei templi, appunto ad Agrigento...
Ecco un particolare di in templio sempre nella valle omonima dei templi, appunto ad Agrigento...
Siamo ancora ad Agrigento nella famosa Valle dei Templi e ad osservare questo pezzo di storia che nonostante le intemperie ha resistito nei tempi.
Alcuni turisti nella famosa Valle dei Templi ad Agrigento...
Ecco dei carrettini siciliani in bella mostra...
Tipico carrettino siciliano con tipico carrettiere nel suo costume dei bei tempi che furono...
Ecco ancora un´altra splendida cartolina, stavolta da Palermo...
Altra bella cartolina, sempre dalla sicilia...
Una delle tante caratteristiche cartoline dalla sicilia...
Castiglione di sicilia...
Paese pieno di storia e di leggende, fu abitata dai Greci già dal 403 a.C., che avevano capito sin d´allora il punto nevralgico in cui era situato, e costruirono sulla rocca un punto d´avvistamento fortificato a controllo dell´unica via d´accesso per l´interno della Sicilia.
Nel corso dei secoli si avvicendarono romani, che costruirono ponti, arabi che rivoluzionarono i sistemi d´irrigazione e giunsero persino ad allevare coccodrilli nel fiume Alcantara, normanni e svevi, sotto i quali Castiglione divenne città regia, e Ruggero di Lauria, ultimo feudatario. www.tempieterre.it
Nel corso dei secoli si avvicendarono romani, che costruirono ponti, arabi che rivoluzionarono i sistemi d´irrigazione e giunsero persino ad allevare coccodrilli nel fiume Alcantara, normanni e svevi, sotto i quali Castiglione divenne città regia, e Ruggero di Lauria, ultimo feudatario. www.tempieterre.it
Castiglione di Sicilia (Catania).
Castiglione di Sicilia (Catania) - Fiume Alcantara.
Ecco come si dovrebbe presentare il ponte sullo stretto di Messina...
Ma da quanto tempo se ne parla ?
E soprattutto, riusciremo a vederlo mai ?
Ai posteri l´ardua sentenza...
E soprattutto, riusciremo a vederlo mai ?
Ai posteri l´ardua sentenza...
Una coppia di delfini...
che nuotano pacificamente nelle acque al largo tra i quartieri Acquasanta e Arenella di Palermo...
Il mare della nostra sicilia. Il mare di catania con l´Etna visibile a tutto campo sullo sfondo verso destra...
Palermo. All´orizzonte di uno splendido tramonto a mondello il nostro bel mare di sicilia...
Isolabella a Taormina. Il mare di sicilia è sempre il mare di sicilia...
Ecco ancora una vista del nostro bellissimo mare di sicilia, con quell´inconfondibile bellezza azzurra che non pochi ci invidiano...
Il tram a Palermo...
Finalmente una realtà a Palermo, hanno finito di costruire la linea del tram che dal 1º Gennaio 2016 è entrato in funzione anche se non copre tutta la città ma solo una parte per il momento.
A dire di tutti in città la amplieranno presto ma intanto hanno tolto un buon 50% degli autobus semi-paralizzando la città.
Vedremo i prossimi sviluppi e cerchiamo di essere ottimisti, mi raccomando...
A dire di tutti in città la amplieranno presto ma intanto hanno tolto un buon 50% degli autobus semi-paralizzando la città.
Vedremo i prossimi sviluppi e cerchiamo di essere ottimisti, mi raccomando...
Come già detto a costo di essere ripetitivo, il mare di sicilia è sempre il mare di sicilia...
Siamo a Taormina e questa è Isolabella...
Ecco una suggestiva immagine dello stretto di Messina...
la striscia di mare che separa la sicilia dal continente.
Particolari da una colonna della cattedrale di Monreale sempre a poca distanza da Palermo.
Il chiostro all´interno della cattadrale di Monreale...
Uno scorcio del chiostro interno alla cattedrale di Monreale a pochi passi da Palermo.
Il colonnato del chiostro interno alla cattedrale di Monreale...
Palermo, La cattedrale di Monreale.
Particolari della facciata della cattedrale di Monreale appena fuori Palermo...
Androne della cattedrale di Monreale...
Ancora il chiostro all´interno della cattadrale di Monreale...
Particolari fotografici dei muri della cattedrale di Monreale.
Stiamo ammirando lo splendore interno della cattedrale di Monreale.
Ancora altri particolari della cattedrale di Monreale a pochi chilometri da Palermo.
Altro bellissimo mosaico fatto in oro zecchino, ma stavolta dentro la cattedrale di Monreale...
Vista di Monreale e dintorni...
Per circa tre anni questa è stata la vista mattutina al risveglio... Foto di Nando_56.
Monte Grifone, visto dal quartiere Brancaccio.
Monte Pellegrino, con i suoi 609 metri è ben visibile da tutta la città. (vista dal Palazzo dei Normanni)
Monte Cuccio Visto da via Pitrè. Foto di Nando_56
Ancora Novara di Sicilia...
Siamo nella provincia di Messina, eccoci a Novara di Sicilia, sulla pendice della montagna da cui si scorge l´antica Tindari, a valle dello sperone della Rocca Salvatesta.
Il fascino di questo borgo è fatto dalle strade acciottolate, dai palazzi sontuosi, dalle case e dai decori delle facciate.
Le costruzioni sono in pietra arenaria o in cipollino, un´altra pietra locale rossa e marmorea che caratterizza soprattutto le opere religiose.
Del castello saraceno, oggi restano solo i ruderi. Fonte: www.capolavoroitaliano.com
Il fascino di questo borgo è fatto dalle strade acciottolate, dai palazzi sontuosi, dalle case e dai decori delle facciate.
Le costruzioni sono in pietra arenaria o in cipollino, un´altra pietra locale rossa e marmorea che caratterizza soprattutto le opere religiose.
Del castello saraceno, oggi restano solo i ruderi. Fonte: www.capolavoroitaliano.com
In arrivo da Catania o da Messina...
sull´autostrada A29 nelle vicinanze dell´uscita di via Giafar per il porto di Palermo...
Palermo. Interno dell´Ospedale ortopedico Enrico Albanese...
Per noi palermitani è l´Ospizio Marino situato tra l´Acquasanta e l´Arenella uno dei posti per la pesca preferiti dall´autore...
...e che pescate... (foto di Nando_56)
...e che pescate... (foto di Nando_56)
Palermo, aeroporto internazionale Falcone Borsellino a Punta Raisi...
Palermo aeroporto internazionale di Punta Raisi "Falcone Borsellino". Terminal stazione ferroviaria.
Sempre bella da vedere la torre dell´arenella...
pensa che ci hanno anche girato un film con protagonista Renato Pozzetto. (Foto di Nando_56.)
Caratteristica bottega dei pupi siciliani situata in corso Vittorio Emanuele, a Palermo...
Ecco una caratteristica carrozza, per le strade di palermo, usata ormai solo dai turisti, e sempre più rare...
Palermo via Maqeda, angolo piazza Bellini, una carrozza pronta in attesa dei turisti...
Palermo via Maqueda, angolo piazza Bellini...
ancora altre carrozze pronte, sempre in attesa dei turisti... da notare anche la chiesa di san Cataldo in alto al centro.
Come sempre bello e suggestivo il castello di Utveggio sul monte Pellegrino...
Il castello di Utveggio è un imponente palazzo in stile liberty simile ad un castello neogotico dal caratteristico colore rosa pallido, posto sul promontorio del monte Pellegrino (parte integrante e caratterizzante del "più bel promontorio del mondo" come Goethe definì monte Pellegrino nel suo celebre Viaggio in Italia) a 346 m sul livello del mare, con vista sulla città di Palermo.
Il palazzo non ebbe mai una funzione militare, infatti la costruzione dell´edificio iniziò nel 1928, venne ultimato nel 1933 ed inaugurato l´anno successivo.
Il progetto era dell´architetto Giovan Battista Santangelo, professore della Facoltà di Ingegneria dell´Università di Palermo, che lo eseguì per volere del cavaliere Michele Utveggio.
Il cavaliere, che aveva acquistato nel 1927 i terreni dal comune di Palermo, finanziò l´intera opera, compresa la strada di collegamento e il sistema di approvvigionamento idrico.
E pensare che da piccoli ci si andava in colonia... Fonte: wikipedia
Il palazzo non ebbe mai una funzione militare, infatti la costruzione dell´edificio iniziò nel 1928, venne ultimato nel 1933 ed inaugurato l´anno successivo.
Il progetto era dell´architetto Giovan Battista Santangelo, professore della Facoltà di Ingegneria dell´Università di Palermo, che lo eseguì per volere del cavaliere Michele Utveggio.
Il cavaliere, che aveva acquistato nel 1927 i terreni dal comune di Palermo, finanziò l´intera opera, compresa la strada di collegamento e il sistema di approvvigionamento idrico.
E pensare che da piccoli ci si andava in colonia... Fonte: wikipedia
Palermo, Chiesa Anglicana (detta anche dei protestanti) all´incrocio di via Roma con via Mariano Stabile.
Ecco una foto storica...
Non è vero, sto scherzando naturalmente, ma chi è che non conosce il famoso ex tabbaccaio il chiosco Ribaudo a piazza Castelnuovo ?
Adesso mi sembra sia stato trasformato in edicola.
Se qualcuno di voi sa di preciso quando è stato costruito ce lo faccia sapere... io me lo ricordo da sempre...
Adesso mi sembra sia stato trasformato in edicola.
Se qualcuno di voi sa di preciso quando è stato costruito ce lo faccia sapere... io me lo ricordo da sempre...
Non potevano certo mancare due personaggi proprio di Palermo...
Franco Franchi e Ciccio Ingrassia ripresi in una scena del moulin rouge, due esponenti famosi purtroppo scomparsi di questa nostra bella città.
Eccoci dentro il porto di Palermo...
in un momento di calma, ancora per poco, infatti è in arrivo una nave...
Una bella distesa di fichidindia sul monte pellegrino a palermo. Belli maturi al punto giusto...
Palermo. Foto storica di un filobus in arrivo a Monreale. Dalla collezione Ferraboschi.
Palermo. Piazzale Ungheria. Si nota il famoso palazzo detto anche grattacielo Ina.
Il grand Hotel Villa Igea visto dal mare...
Sapevate che la maggior parte di tutte le squadre di serie A (o forse tutte) ospitate a Palermo hanno dormito qui ?
Palermo il Conservatorio di musica Vincenzo Bellini...
Il Conservatorio di Palermo, uno dei più antichi tra quelli esistenti in Italia.
Venne istituito per volontà del vicerè Conte De Castro tra il 1617 e il 1618, presso la trecentesca chiesa della Santissima Annunziata, come Orfanotrofio del Buon Pastore, dedicato alla cura ´de li spersi mascoli´.
Dell´antica chiesa rimangono ancora oggi visibili il campanile, il colonnato dell´ex chiostro, e l´elegante portale chiaromontano e un bassorilievo del quattrocento raffigurante l´Annunciazione.
Fonte conservatoriobellini.artacom.it
Venne istituito per volontà del vicerè Conte De Castro tra il 1617 e il 1618, presso la trecentesca chiesa della Santissima Annunziata, come Orfanotrofio del Buon Pastore, dedicato alla cura ´de li spersi mascoli´.
Dell´antica chiesa rimangono ancora oggi visibili il campanile, il colonnato dell´ex chiostro, e l´elegante portale chiaromontano e un bassorilievo del quattrocento raffigurante l´Annunciazione.
Fonte conservatoriobellini.artacom.it
Ancora il mare di mondello...
Da notare il lato nord di monte pellegrino con i tornanti della strada in bella vista e il ristorante charleston sulla destra...
Palermo, il mercatino di Ballarò...
Palermo, il mercato delle pulci in via Papireto...
Ecco un posto di Palermo dove chi cercava qualcosa come un mobile o qualsiasi altra cosa qui la trovava di sicuro.
Una volta era diverso, c´erano mobili usati, biciclette, di tutto e di più, ma oramai è caduto in uno stato di torpore infinito...
Chissà se a qualcuno verrà in mente di rilanciarlo visto che questa crisi aumenta ogni giorno di più...
Una volta era diverso, c´erano mobili usati, biciclette, di tutto e di più, ma oramai è caduto in uno stato di torpore infinito...
Chissà se a qualcuno verrà in mente di rilanciarlo visto che questa crisi aumenta ogni giorno di più...
Palermo. Il Palazzo Reale o Palazzo dei Normanni...
All´interno del Palazzo si possono visitare la splendida Cappella Palatina (creata da Ruggero II nel 1130), la stanza del Tesoro e gli appartamenti reali.
Ecco una bella immagine del teatro Massimo addobbato in modo consono per le festività natalizie.
Palermo il teatro Politeama Garibaldi...
Nel 1865 l´amministrazione comunale, guidata dall´allora sindaco Antonio Starabba, marchese di Rudinì, bandì il concorso internazionale per la costruzione di un teatro diurno polivalente affidandone la progettazione a Giuseppe Damiani Almeyda, giovane ingegnere mandamentale.
Il teatro doveva essere dedicato al godimento ed allo svago di un pubblico più popolare immaginando per lo stesso produzioni quali operette, lavori comici e drammatici, veglioni, feste, spettacoli circensi ed equestri.
Venne deciso, pertanto, di costruire un grande anfiteatro a cielo aperto fuori Porta Maqueda ed all´inizio della strada che aveva preso il nome di Via della Libertà.
Nel 1868 venne deciso di trasformare l´anfiteatro in una sala teatrale.
La copertura, commissionata alla Fonderia Oretea, fu completata nel 1877, ma gli ultimi lavori di abbellimento furono realizzati soltanto nel 1891 in occasione della grande Esposizione Nazionale che si teneva quell´anno a Palermo.
A quella data risale, infatti, l´apertura ufficiale in cui, alla presenza di re Umberto e della regina Margherita, fu rappresentato l´Otello di Verdi con protagonista il celebre tenore Francesco Tamagno.
Importante esempio di architettura neoclassica, il teatro presenta un grande ingresso a guisa di monumentale arco trionfale al cui apice si trova la Quadriga bronzea di Apollo di Mario Rutelli, cui si affianca una coppia di cavalli bronzei di Benedetto Civiletti, mentre, ai lati, si sviluppa il corpo semicircolare dell´edificio con i due ordini di colonnato dorico e ionico con stesure di colore azzurro e giallo e figure sormontate da un fregio che riproduce i giochi del circo su un fondo di colore rosso.
All´interno, una sala a ferro di cavallo con due ordini di palchi ed un doppio ampio loggione/anfiteatro per una capienza allora progettata per cinquemila spettatori, mentre sul boccascena si sviluppa un colonnato esastilo corinzio al cui centro è collocato il busto bronzeo di Giuseppe Garibaldi.
Damiani propone una ricca decorazione policroma di stile pompeiano sia all´esterno che all´interno del teatro, affidandola ai decoratori Gustavo Mancinelli, a cui si deve il fregio delle Feste eleuterie che circondano il finto velario azzurro-cielo, Giuseppe Enea, Rocco Lentini, Giuseppe Cavallaro, Carmelo Giarrizzo, Francesco Padovano e Giovanni Nicolini.
Oggi il teatro è la prestigiosa sede della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana. Fonte: www.provincia.palermo.it
Il teatro doveva essere dedicato al godimento ed allo svago di un pubblico più popolare immaginando per lo stesso produzioni quali operette, lavori comici e drammatici, veglioni, feste, spettacoli circensi ed equestri.
Venne deciso, pertanto, di costruire un grande anfiteatro a cielo aperto fuori Porta Maqueda ed all´inizio della strada che aveva preso il nome di Via della Libertà.
Nel 1868 venne deciso di trasformare l´anfiteatro in una sala teatrale.
La copertura, commissionata alla Fonderia Oretea, fu completata nel 1877, ma gli ultimi lavori di abbellimento furono realizzati soltanto nel 1891 in occasione della grande Esposizione Nazionale che si teneva quell´anno a Palermo.
A quella data risale, infatti, l´apertura ufficiale in cui, alla presenza di re Umberto e della regina Margherita, fu rappresentato l´Otello di Verdi con protagonista il celebre tenore Francesco Tamagno.
Importante esempio di architettura neoclassica, il teatro presenta un grande ingresso a guisa di monumentale arco trionfale al cui apice si trova la Quadriga bronzea di Apollo di Mario Rutelli, cui si affianca una coppia di cavalli bronzei di Benedetto Civiletti, mentre, ai lati, si sviluppa il corpo semicircolare dell´edificio con i due ordini di colonnato dorico e ionico con stesure di colore azzurro e giallo e figure sormontate da un fregio che riproduce i giochi del circo su un fondo di colore rosso.
All´interno, una sala a ferro di cavallo con due ordini di palchi ed un doppio ampio loggione/anfiteatro per una capienza allora progettata per cinquemila spettatori, mentre sul boccascena si sviluppa un colonnato esastilo corinzio al cui centro è collocato il busto bronzeo di Giuseppe Garibaldi.
Damiani propone una ricca decorazione policroma di stile pompeiano sia all´esterno che all´interno del teatro, affidandola ai decoratori Gustavo Mancinelli, a cui si deve il fregio delle Feste eleuterie che circondano il finto velario azzurro-cielo, Giuseppe Enea, Rocco Lentini, Giuseppe Cavallaro, Carmelo Giarrizzo, Francesco Padovano e Giovanni Nicolini.
Oggi il teatro è la prestigiosa sede della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana. Fonte: www.provincia.palermo.it
Isola delle Femmine...
Il comune deve il nome all´isolotto che gli sta di fronte chiamato appunto Isola delle Femmine.
L´origine del nome non è certa: La leggenda vuole che sull´isolotto sorgesse in tempi remoti un carcere femminile ma gli archeologi non hanno trovato resti di carceri.
Un´altra leggenda narra che il conte di Capaci s´invaghì di una donna del luogo e la fece imprigionare sull´isolotto di Isola delle Femmine perchè nessun altro uomo la toccasse.
Ma lei non lo ricambiava e in una notte di maestrale, mentre il mare era in tempesta, si gettò tra gli scogli, morendo.
Da allora, ogni anniversario della sua morte, si sentono le sue grida provenienti dall´isolotto.
Diverse leggende hanno subito il fascino esercitato dalla torre ormai in gran parte diroccata che sovrasta l´isolotto.
Quella più conosciuta considera la torre come prigione per sole donne.
Inoltre il nome "Isola delle Femmine" è frutto di un lungo processo di italianizzazione, infatti l´antico nome dell´isolotto, secondo la tradizione popolare, era "insula fimi", anch´esso frutto di un processo di omologazione e derivato da "Isola di Eufemio", un navigante che attraversava costantemente l´isola.
In realtà sia la torre sulla terraferma, detta Torre di "Dentro", sia quella sull´isolotto, detta Torre di "Fuori", facevano parte del sistema di avviso delle Torri costiere della Sicilia.
Quella sulla terraferma è sicuramente la più antica, di forma circolare, e la tipologia del manufatto la fa risalire a quelle coeve di Capo Mongerbino e di Capo Rama, probabilmente costruite nel ´400 al tempo del re Aragonese Martino il giovane.
Quella sull´isolotto è invece di tipologia riconducibile all´architetto fiorentino Camillo Camilliani, molto più noto per essere stato l´artefice della Fontana Pretoria a Palermo.
Si narra che il bellissimo isolotto denominato "Isola delle Femmine" fosse stato un tempo una prigione occupata solo ed esclusivamente da donne.
Tredici fanciulle turche, essendosi macchiate di gravi colpe, furono dai loro congiunti imbarcate su una nave priva di nocchiero e lasciate alla deriva.
Vagarono per giorni e giorni in balìa dei venti e delle onde finchè una tempesta scaraventò l´imbarcazione su un isolotto nella baia di Carini.
Qui vissero sole per sette lunghi anni fin quando i parenti, pentitisi della loro azione, le ritrovarono dopo molte ricerche.
Le famiglie così riunite decisero di non fare più ritorno in patria e di stabilirsi sulla terraferma.
Fondarono quindi una cittadina che in ricordo della pace fatta, chiamarono Capaci (da "CCa-paci" ovvero: qui la pace) e battezzarono l´isolotto sul quale avevano dimorato le donne "Isola delle Femmine".
Una testimonianza di Plinio il Giovane in una lettera indirizzata a Traiano, considera l´isola residenza di fanciulle bellissime che si offrivano in premio al vincitore della battaglia.
Altra presunta origine trova nel nome latino "Fimis" la traduzione dell´arabo "fim" che indicherebbe la bocca, il canale che separa l´isola dalla costa.
Secondo altri autori il nome dell´isola deriverebbe da "Insula Fimi" in riferimento ad Eufemio, governatore bizantino della Sicilia.
L´origine del nome non è certa: La leggenda vuole che sull´isolotto sorgesse in tempi remoti un carcere femminile ma gli archeologi non hanno trovato resti di carceri.
Un´altra leggenda narra che il conte di Capaci s´invaghì di una donna del luogo e la fece imprigionare sull´isolotto di Isola delle Femmine perchè nessun altro uomo la toccasse.
Ma lei non lo ricambiava e in una notte di maestrale, mentre il mare era in tempesta, si gettò tra gli scogli, morendo.
Da allora, ogni anniversario della sua morte, si sentono le sue grida provenienti dall´isolotto.
Diverse leggende hanno subito il fascino esercitato dalla torre ormai in gran parte diroccata che sovrasta l´isolotto.
Quella più conosciuta considera la torre come prigione per sole donne.
Inoltre il nome "Isola delle Femmine" è frutto di un lungo processo di italianizzazione, infatti l´antico nome dell´isolotto, secondo la tradizione popolare, era "insula fimi", anch´esso frutto di un processo di omologazione e derivato da "Isola di Eufemio", un navigante che attraversava costantemente l´isola.
In realtà sia la torre sulla terraferma, detta Torre di "Dentro", sia quella sull´isolotto, detta Torre di "Fuori", facevano parte del sistema di avviso delle Torri costiere della Sicilia.
Quella sulla terraferma è sicuramente la più antica, di forma circolare, e la tipologia del manufatto la fa risalire a quelle coeve di Capo Mongerbino e di Capo Rama, probabilmente costruite nel ´400 al tempo del re Aragonese Martino il giovane.
Quella sull´isolotto è invece di tipologia riconducibile all´architetto fiorentino Camillo Camilliani, molto più noto per essere stato l´artefice della Fontana Pretoria a Palermo.
Si narra che il bellissimo isolotto denominato "Isola delle Femmine" fosse stato un tempo una prigione occupata solo ed esclusivamente da donne.
Tredici fanciulle turche, essendosi macchiate di gravi colpe, furono dai loro congiunti imbarcate su una nave priva di nocchiero e lasciate alla deriva.
Vagarono per giorni e giorni in balìa dei venti e delle onde finchè una tempesta scaraventò l´imbarcazione su un isolotto nella baia di Carini.
Qui vissero sole per sette lunghi anni fin quando i parenti, pentitisi della loro azione, le ritrovarono dopo molte ricerche.
Le famiglie così riunite decisero di non fare più ritorno in patria e di stabilirsi sulla terraferma.
Fondarono quindi una cittadina che in ricordo della pace fatta, chiamarono Capaci (da "CCa-paci" ovvero: qui la pace) e battezzarono l´isolotto sul quale avevano dimorato le donne "Isola delle Femmine".
Una testimonianza di Plinio il Giovane in una lettera indirizzata a Traiano, considera l´isola residenza di fanciulle bellissime che si offrivano in premio al vincitore della battaglia.
Altra presunta origine trova nel nome latino "Fimis" la traduzione dell´arabo "fim" che indicherebbe la bocca, il canale che separa l´isola dalla costa.
Secondo altri autori il nome dell´isola deriverebbe da "Insula Fimi" in riferimento ad Eufemio, governatore bizantino della Sicilia.
Palermo, Porta Carbone o Porta dei Legni è una storica porta di Palermo...
La porta, attualmente scomparsa, si trovava all´imbocco dell´odierno porticciolo della Cala. Venne edificata nel XVI secolo in stile neoclassico e venne restaurata nel 1778 acquisendo un aspetto barocco. La porta venne distrutta, insieme a tutte quelle commerciali che si affacciavano sulla Cala alla fine del XIX secolo.
Una splendida vista del porticciolo della cala...
detto anche Porta Carbone, oggi per lo più impiegato come ancoraggio per barche lussuose o meno, a Palermo.
Ecco un´inquadratura insolita della cattedrale di Palermo, una volta tanto da destra...
Particolari del crocefisso e delle torri in cima alla chiesa di San Domenico a Palermo. Da notare anche le numerose statue che compongono la facciata.
Palermo, la focaccia con la milza...
Siciliano: Tal´è cù c´è, chìddu rù pàni cà Mièvusa, macàri ´nnù facèmu cunsàri cù càciu a scàgghi e a ricuòtta (insomma à vulìti schiètta o maritàta ?)
Traduzione in Ialiano: Guarda chi c´è, quello del pane con la milza, magari ce la facciamo preparare con il formaggio a scaglie e la ricotta (Insomma la volete nubile o sposata ?)
Spiegazione: La focaccia con la milza se è con la ricotta è maritàta (sposata) altrimenti è schiètta (nubile)... ;-)
Non è un invito che fa venire l´acquolina in bocca ?
Sembra quasi di sentirne il profumo...
Anche se a lungo andare è d´obbligo dare di tanto in tanto un occhio al colesterolo...
Piccolo consiglio se lo gradite una bella spruzzata di limone che non guasta mai...
Traduzione in Ialiano: Guarda chi c´è, quello del pane con la milza, magari ce la facciamo preparare con il formaggio a scaglie e la ricotta (Insomma la volete nubile o sposata ?)
Spiegazione: La focaccia con la milza se è con la ricotta è maritàta (sposata) altrimenti è schiètta (nubile)... ;-)
Non è un invito che fa venire l´acquolina in bocca ?
Sembra quasi di sentirne il profumo...
Anche se a lungo andare è d´obbligo dare di tanto in tanto un occhio al colesterolo...
Piccolo consiglio se lo gradite una bella spruzzata di limone che non guasta mai...
Palermo, panelle e crocchè...
Belle e appetitose calde calde, appena tolte dalla padella, in mezzo a una bella pagnotta, a volte anche un semprefresco, altre volte in mezzo pane (solitamente una mafalda tagliata in due).
Piccolo consiglio: un pò di sale se lo gradite e non dimenticate una bella spruzzata di limone, per riguardo al colesterolo naturalmente....
Piccolo consiglio: un pò di sale se lo gradite e non dimenticate una bella spruzzata di limone, per riguardo al colesterolo naturalmente....
Palermo, eccoci all´imbrunire all´entrata del mercato del Capo a Porta Carini vicino al tribunale.
Il famoso ristorante Charleston a mondello, la più famosa spiaggia palermitana.
Delle barche ormeggiate a Mondello paese, come lo chiamiamo noi palermitani...
Che poi sarebbe la zona del paese dove abitano i pescatori che hanno dato vita a questo luogo balneare di fama mondiale...
Palermo. Un bel panorama di Mondello fotografato da Monte Pellegrino...
Palermo, il Santuario di Santa Rosalia...
A 429 metri d´altitudine sul Monte Pellegrino immerso in una natura selvaggia e rigogliosa, si erge il Santuario di Santa Rosalia.
E questa è la statua situata nella grotta che divenne la sua chiesa e il suo santuario.
E questa è la statua situata nella grotta che divenne la sua chiesa e il suo santuario.
Una bella vista da monte Pellegrino. Foto di Nando_56...
Passeggiata alla marina, (il Foro Italico)...
Da qui si staglia bene il porto sormontato da monte pellegrino, definito da Johann Wolfgang von Goethe il più bel promontorio del mondo...
A Piazza Giulio Cesare di fronte alla stazione centrale possiamo ammirare i palazzi monumentali che formano l´entrata di via Roma.
Palermo, la palazzina cinese...
Nella strada per andare a Mondello poco prima di arrivare a Pallavicino, ecco la palazzina cinese, voluta come casina di caccia e realizzata sulla preesistente struttura linea della villa Cinese di proprietà del Barone Lombardo, divenne il cuore vitale della Real Tenuta della Favorita, per volontà di Ferdinando IV di Borbone.
Un luogo da destinarsi non soltanto alle pratiche venatorie, ma anche alle feste e agli incontri ufficiali.
Nella realizzazione e nelle decorazioni ci si ispirerà al gusto della "chinoiserie", già ampiamente diffuso in Europa, e portato alla sua massima espressione proprio dall´architetto Marvuglia che non lo applicò solo come elemento decorativo, ma come principio architettonico dell´intera struttura. www.voir.it
Un luogo da destinarsi non soltanto alle pratiche venatorie, ma anche alle feste e agli incontri ufficiali.
Nella realizzazione e nelle decorazioni ci si ispirerà al gusto della "chinoiserie", già ampiamente diffuso in Europa, e portato alla sua massima espressione proprio dall´architetto Marvuglia che non lo applicò solo come elemento decorativo, ma come principio architettonico dell´intera struttura. www.voir.it
Palermo, ecco il palazzo della Regione Siciliana...
Situato in Piazza Indipendenza, spessissimo teatro di manifestazioni varie e di lavoratori che protestano.
Anche se sono abbastanza solidale con loro, è una bella noia per chi come me deve prendere spesso l´autobus proprio in quella piazza di fronte a questo palazzo.
Anche se sono abbastanza solidale con loro, è una bella noia per chi come me deve prendere spesso l´autobus proprio in quella piazza di fronte a questo palazzo.
Una bellissima foto panoramica di Palermo da monte Pellegrino...
Palermo, Piazza Bellini con l´omonima pizzeria.
La splendida piazza Bologni...
Nota a Palemo anche come Piazza Bologna situata nel quartiere Albergheria com´era tempo fa...
Anche se è cambiata moltissimo in questi ultimi anni.
Anche se è cambiata moltissimo in questi ultimi anni.
Palermo. Piazza Pretoria...
Chiamata piazza della vergogna anche per le sue statue in posa oscena a volte (o sempre ?), ma anche perchè in passato la fontana fu considerata la rappresentazione della municipalità corrotta.
Ho sentito una vocina da lì in fondo che diceva: Non è cambiato molto da allora...
Ho sentito una vocina da lì in fondo che diceva: Non è cambiato molto da allora...
Il gigantesco ed imponente ficus all´interno di villa Garibaldi, situata in piazza Marina, a Palermo.
Una bella vista dall´alto di piazza Castelnuovo con il teatro Politeama, in cui si vede parte del porto... Suggestiva, non trovate ?
Palermo, il Ponte dell´Ammiraglio...
Il Ponte dell´Ammiraglio è un ponte a dodici arcate di epoca normanna visibile dall´attuale Corso dei Mille a Palermo.
Venne costruito intorno al 1113 per volere di Giorgio d´Antiochia, ammiraglio del re Ruggero II, per collegare la città ai giardini posti al di là del fiume Oreto.
Ancora oggi la piazza, denominata Piazza Scaffa, rappresenta un simbolo di collegamento tra il centro città e la zona periferica.
Il 27 maggio dell´anno 1860, nel corso della Spedizione dei mille, Garibaldi proprio su questo ponte e nella vicina via di Porta di Termini (Oggi via Garibaldi) si scontrò con le truppe dei Borbone, là posizionate perchè rappresentava un punto d´ingresso alla città per chi veniva da sud.
In quel caso anche Garibaldi proveniva dal Monte Grifone e precisamente dalla frazione di Gibilrossa.
Ciò provocò l´insurrezione di Palermo. Fonte: wikipedia
Venne costruito intorno al 1113 per volere di Giorgio d´Antiochia, ammiraglio del re Ruggero II, per collegare la città ai giardini posti al di là del fiume Oreto.
Ancora oggi la piazza, denominata Piazza Scaffa, rappresenta un simbolo di collegamento tra il centro città e la zona periferica.
Il 27 maggio dell´anno 1860, nel corso della Spedizione dei mille, Garibaldi proprio su questo ponte e nella vicina via di Porta di Termini (Oggi via Garibaldi) si scontrò con le truppe dei Borbone, là posizionate perchè rappresentava un punto d´ingresso alla città per chi veniva da sud.
In quel caso anche Garibaldi proveniva dal Monte Grifone e precisamente dalla frazione di Gibilrossa.
Ciò provocò l´insurrezione di Palermo. Fonte: wikipedia
A Palermo scendendo per Corso Vittorio Emanuele si arriva al Foro Italico (alla marina), passando per Porta Felice naturalmente.
Palermo, Porta Nuova, adiacente al Palazzo dei Normanni...
Foto di qualche decennio or sono, è stata per secoli il più importante accesso a Palermo via terra.
Ecco una foto abbastanza recente di Porta Nuova...
Porta Nuova adiacente al Palazzo dei Normanni, è stata per secoli il più importante accesso a Palermo via terra.
Da essa partono il Corso Vittorio Emanuele, (Ex Cassaro), la principale arteria cittadina, e, all´esterno, la strada verso Monreale.
La Porta Nuova, originariamente voluta nel 1583 dal vicerè Marcantonio Colonna per ricordare la vittoria di Carlo V sulle armate turche, subì la totale distruzione nel 1667, quando esplose un deposito di polvere da sparo.
Nel 1669 l´architetto Gaspare Guercio la ricostruì integralmente e pensò di porre a coronamento dell´edificio una copertura piramidale rivestita da piastrelle policrome maiolicate con l´immagine di un´aquila ad ali spiegate.
Il prospetto rivolto verso la città ricalca gli schemi classici degli antichi archi di trionfo, mentre quello esterno presenta un´architettura originale e bizzarra dominata dalla presenza spettacolare di quattro telamoni, raffiguranti i Mori sconfitti da Carlo V.
Nel settembre 2015 si conclusero i previsti lavori di restauro e messa in sicurezza del monumento. Fonte: Wikipedia
Da essa partono il Corso Vittorio Emanuele, (Ex Cassaro), la principale arteria cittadina, e, all´esterno, la strada verso Monreale.
La Porta Nuova, originariamente voluta nel 1583 dal vicerè Marcantonio Colonna per ricordare la vittoria di Carlo V sulle armate turche, subì la totale distruzione nel 1667, quando esplose un deposito di polvere da sparo.
Nel 1669 l´architetto Gaspare Guercio la ricostruì integralmente e pensò di porre a coronamento dell´edificio una copertura piramidale rivestita da piastrelle policrome maiolicate con l´immagine di un´aquila ad ali spiegate.
Il prospetto rivolto verso la città ricalca gli schemi classici degli antichi archi di trionfo, mentre quello esterno presenta un´architettura originale e bizzarra dominata dalla presenza spettacolare di quattro telamoni, raffiguranti i Mori sconfitti da Carlo V.
Nel settembre 2015 si conclusero i previsti lavori di restauro e messa in sicurezza del monumento. Fonte: Wikipedia
La Porta Nuova, adiacente al Palazzo dei Normanni, è stata per secoli il più importante accesso a Palermo via terra. Foto lato Cattedrale.
Palermo, i Quattro Canti...
...o Piazza Vigliena, o Ottagono del Sole, o Teatro del Sole è il nome di una piazza ottagonale all´incrocio dei due principali assi viari di Palermo: la via Maqueda e il Cassaro, a metà circa della loro lunghezza.
Il nome esatto della piazza è Piazza Vigliena, ma le fonti antiche la ricordano come Ottangolo o Teatro del Sole perchè durante le ore del giorno almeno una delle quinte architettoniche è illuminata dal sole.
Fonte: wikipedia
Il nome esatto della piazza è Piazza Vigliena, ma le fonti antiche la ricordano come Ottangolo o Teatro del Sole perchè durante le ore del giorno almeno una delle quinte architettoniche è illuminata dal sole.
Fonte: wikipedia
Palermo, via Sant´Agostino...
Sant´Agostino è un mercatino non proprio molto conosciuto di Palermo, che inizia in via Roma di fronte alla chiesa di San Domenico e finisce al mercatino del Capo passando per via Maqueda.
Uno dei posti più adatti per trovare bigiotteria, scarpe, vestiti, biancheria, e tanta altra roba, anche qualche bar dove prendere un caffè e mangiare qualcosina, come si evince dalla foto, dove con pochi soldi si compra di tutto, dalla biancheria intima al vestito per le cerimonie.
Uno dei posti più adatti per trovare bigiotteria, scarpe, vestiti, biancheria, e tanta altra roba, anche qualche bar dove prendere un caffè e mangiare qualcosina, come si evince dalla foto, dove con pochi soldi si compra di tutto, dalla biancheria intima al vestito per le cerimonie.
Sul Monte Pellegrino, il santuario di Santa Rosalia...
A 429 metri d´altitudine, immerso in una natura selvaggia e rigogliosa, fondato nel 1625, si erge il Santuario di Santa Rosalia (la conpatrona di Palermo).
Giuseppe Pitrè, preziosa fonte per usanze e leggende siciliane, narra che nel 1624, mentre la città era flagellata dalla peste nera, un cacciatore ritrovò casualmente le sue ossa nella grotta del Monte Pellegrino dove la Santa era spirata.
L´Arcivescovo di Palermo, il cardinale Doria insieme col Senato e coi notabili della città, salito al monte raccolse le sante reliquie che furono portate in processione la prima volta il 5 giugno 1625.
Al passaggio della santa l´epidemia s´attenuò e i palermitani elessero à Santuzza come compatrona della città, insieme a San Benedetto il Moro. Fonte Wikipedia
Giuseppe Pitrè, preziosa fonte per usanze e leggende siciliane, narra che nel 1624, mentre la città era flagellata dalla peste nera, un cacciatore ritrovò casualmente le sue ossa nella grotta del Monte Pellegrino dove la Santa era spirata.
L´Arcivescovo di Palermo, il cardinale Doria insieme col Senato e coi notabili della città, salito al monte raccolse le sante reliquie che furono portate in processione la prima volta il 5 giugno 1625.
Al passaggio della santa l´epidemia s´attenuò e i palermitani elessero à Santuzza come compatrona della città, insieme a San Benedetto il Moro. Fonte Wikipedia
Ecco una bella immagine di sferracavallo...
Foto scattata in un giorno schiffarato (senza niente da fare) e dedito alla pesca anche se il tempo era incerto... Foto di Nando_56.
Un´altra bella foto di Sferracavallo. Il tempo non era un granchè, ma la foto è stata scattata da Nando_56...
Una bella foto di Sferracavallo. Il tempo non era un granchè, la foto è stata scattata da Nando_56...
Ancora una foto dell´Isola delle Femine scattata da Sferracavallo... (foto di Nando_56)
Palermo, Sferracavallo, Barcarello...
Altra foto scattata nella giornata di tempo incerto passata a sferracavallo, la zona è quella di Barcarello.
Sempre tra una pescata e l´altra... Foto di Nando_56.
Sempre tra una pescata e l´altra... Foto di Nando_56.
Palermo, vista della curva sud dello stadio Renzo Barbera visto dall´esterno.
L´interno dello stadio di Palermo Renzo Barbera...
Vista la scarsità degli spettatoei probabilmente durante un´allenamenro di routine...
Palermo, Piazza Giulio Cesare (la stazione centrale ferroviaria)...
Eccoci in una bella giornata di sole a Palermo in Piazza Giulio Cesare, si nota a sinistra l´omonima statua equestre. (L´orologio stavolta dovrebbe essere giusto. )
Palermo, il teatro Biondo in via Roma...
Dei teatri storici di Palermo, il teatro Biondo è il più "giovane" fatto costruire dai fratelli Andrea ed Eugenio Biondo esponenti della ricca borghesia cittadina.
I lavori di questo teatro di prosa durarono appena sedici mesi, il 15 ottobre del 1903 fu inaugurato dalla compagnia di Ermete Novelli (attore cult del teatro italiano dell´epoca) che rappresentò Papà Lebonnard di Aicard, inutile dire che l´inaugurazione fu l´evento di quell´anno e che era presente tutta l´alta borghesia palermitana. palermodamare.blogspot.it
I lavori di questo teatro di prosa durarono appena sedici mesi, il 15 ottobre del 1903 fu inaugurato dalla compagnia di Ermete Novelli (attore cult del teatro italiano dell´epoca) che rappresentò Papà Lebonnard di Aicard, inutile dire che l´inaugurazione fu l´evento di quell´anno e che era presente tutta l´alta borghesia palermitana. palermodamare.blogspot.it
Palermo. Il famoso teatro Massimo in una giornata molto afosa.
Ecco un bel tramonto sullo sfondo di isola delle femmine...
Qualcosa che ci potranno invidiare non pochi, a mio parere; ma altri che magari non sono qui, e sono fuori per lavoro, e mancano da diverso tempo me ne saranno senz´altro grati...
Palermo. Eccoti una bella veduta aerea del teatro Massimo...
Anche questa bella foto è stata scattata da Nando_56 fra una pescata e l´altra nella zona di Vergine Maria.
Palermo, eccoci in Via Calderai...
Via Calderai (detta anche via rì quararari) all´angolo di Via Roma dove si trova dalla veneziana all´accessorio da cucina, dalla stufa agli accessori per caminetti, oltre a un numero oramai ridotto di artigiani che fanno cappe, e lavori di tutti i generi.
Come al solito bella piena di gente...
Come al solito bella piena di gente...
La sede palermitana della Banca d´Italia in via Cavour...
Palermo. Un portone con dentro dei negozi in via Maqueda per noi palermitani...
Alcuni che vengono da fuori (e non solo questi...) la pronunciano via Machèda sbagliandosi in pieno perchè si legge com´è scritto cioè: MAQUEDA.
Eccoci nella scalinata all´uscita della posta centrale in via Roma a Palermo.
Lo storico palazzo delle ferrovie in via Roma a Palermo.
Palermo, una delle vie della Palermo bene...
Siamo per l´esattezza in via Ruggero Settimo tra il Massimo e il Politeama, appunto una delle vie della Palermo bene, anche se non si direbbe visto lo stato dei marciapiedi e del manto stradale.
Un caratteristico vicolo della palermo vecchia...
Palermo, Villaggio Ruffini...
Ecco il Villaggio Ruffini, dove l´omonimo cardinale fece costruire le case per i poveri, oggi magnifico centro residenziale.
Una zona alla periferia nord della città con palazzine a due o tre piani immersi nel verde, dove regna una tranquillità invidiabile. Foto di Nando_56.
Una zona alla periferia nord della città con palazzine a due o tre piani immersi nel verde, dove regna una tranquillità invidiabile. Foto di Nando_56.
Palermo, uno scorcio del Villaggio Ruffini...
Il Villaggio Ruffini prese il nome dall´omonimo Cardinale, che fece costruire le case per i poveri alla periferia nord di Palermo.
Da notare sullo sfondo il Monte Pellegrino (Lato parco della Favorita). Foto di Nando_56.
Da notare sullo sfondo il Monte Pellegrino (Lato parco della Favorita). Foto di Nando_56.
E si, siamo propro a Palermo e per l´esattezza a Mondello...
Ecco una vista aerea di quella parte di Palermo che è vicina al mare...
Si nota bene tutto il porto, una bella fetta di Palermo che si estende fino a Sferracavallo sulla sinistra, e nello sfondo non poteva certo mancare il Monte Pellegrino con l´imponenza dei suoi 609 metri, visibile nella parte bassa il giardino pubblico della Marina (Il Foro Italico)...
Ecco una bella immagine della diga foranea...
che è la prima cosa che si vede entrando nel porto di palermo per chi ci arriva dal mare con una nave.
Ecco una splendida immagine della zona del porto vista dall´alto...
Con delle navi di svariato tonnellaggio ormeggiate; si nota bene anche la zona dei cantieri navali con i suoi bacini e la lunghissima diga foranea...
Una bella vista dall´alto di Mondello e Monte Pellegrino...
Palermo. Una vista aerea di Piazza Pretoria di qualche decennio fa...
Piazza Pretoria detta anche piazza della Vergogna, si trova sul limite del quartiere della Kalsa, in prossimità dell´angolo del Cassaro con via Maqueda, a pochi metri dai Quattro Canti, centro esatto della città storica di Palermo.
Nel 1573 il Senato palermitano acquistò una fontana inizialmente destinata al Palazzo di San Clemente a Firenze, con l´intenzione di collocarla nella piazza. Per far posto alla monumentale realizzazione, concepita per un luogo aperto, vennero demolite diverse abitazioni, e la fontana venne riadattata al luogo con l´aggiunta di nuove parti.
Nel 1581 furono ultimati i lavori di sistemazione della fontana sulla piazza. Dal 1861, a seguito dell´invasione sabauda piemontese, la fontana fu considerata la rappresentazione della municipalità corrotta, e i palermitani soprannominarono la piazza, anche per la nudità delle statue, Piazza della Vergogna.
Al centro della piazza si trova la fontana Pretoria (1554), opera di Francesco Camilliani, che occupandone gran parte dell´estensione caratterizza fortemente il Piano Pretorio.
Tre dei quattro lati sono chiusi da edifici: il Palazzo Pretorio (sede del Comune, e rinominato in seguito Palazzo delle Aquile) costruito nel XIV secolo e ristrutturato nel XIX secolo, la chiesa di Santa Caterina (fine del XVI secolo), e due palazzi baronali: Palazzo Bonocore e Palazzo Bordonaro.
Sul quarto lato la piazza scende con una scalinata su via Maqueda.
È cambiata moltissimo in questi ultimi anni...
Nel 1573 il Senato palermitano acquistò una fontana inizialmente destinata al Palazzo di San Clemente a Firenze, con l´intenzione di collocarla nella piazza. Per far posto alla monumentale realizzazione, concepita per un luogo aperto, vennero demolite diverse abitazioni, e la fontana venne riadattata al luogo con l´aggiunta di nuove parti.
Nel 1581 furono ultimati i lavori di sistemazione della fontana sulla piazza. Dal 1861, a seguito dell´invasione sabauda piemontese, la fontana fu considerata la rappresentazione della municipalità corrotta, e i palermitani soprannominarono la piazza, anche per la nudità delle statue, Piazza della Vergogna.
Al centro della piazza si trova la fontana Pretoria (1554), opera di Francesco Camilliani, che occupandone gran parte dell´estensione caratterizza fortemente il Piano Pretorio.
Tre dei quattro lati sono chiusi da edifici: il Palazzo Pretorio (sede del Comune, e rinominato in seguito Palazzo delle Aquile) costruito nel XIV secolo e ristrutturato nel XIX secolo, la chiesa di Santa Caterina (fine del XVI secolo), e due palazzi baronali: Palazzo Bonocore e Palazzo Bordonaro.
Sul quarto lato la piazza scende con una scalinata su via Maqueda.
È cambiata moltissimo in questi ultimi anni...
Il mercatino della Vuccirìa...
Si fa per dire perchè in realtà è abbastanza grande; dove si può trovare di tutto e di più.
In mezzo a case fatiscenti si trova dalla frutta al pesce, dalla bottiglia di liquore all´orologio di marca (clonata), dal negozio di numismatica alla taverna Azzurra (che è pure diventata famosa)...
Insomma di tutto e di più...
In mezzo a case fatiscenti si trova dalla frutta al pesce, dalla bottiglia di liquore all´orologio di marca (clonata), dal negozio di numismatica alla taverna Azzurra (che è pure diventata famosa)...
Insomma di tutto e di più...
Trapani, durante la Pasqua...
La celebre "Processione dei Misteri del Venerdì Santo", durante la quale si portano in giro per la città delle statue in legno massiccio, molto pesanti, ciascuna delle quali racconta un momento topico della Passione. www.girandoilmondo.it
Costruzioni particolari in piazza Armerina in sicilia...
Sicilia. Piazza Armerina...
Un altro splendido mosaico a Piazza Armerina in sicilia.
Sicilia. Piazza Armerina...
Particolare mosaico a Piazza Armerina in sicilia...
Altro mosaico sempre da Piazza Armerina in sicilia...
Altro mosaico (sicuramente da restaurare) a piazza Armerina in sicilia...
L´estrema punta orientale della Sicilia.
Una veduta aerea nei pressi di sambuca di sicilia, da notare le eliche dell´enel che generano energia elettrica...
Una veduta panoramica dall´alto di Sambuca di Sicilia...
Sicilia, San Vito lo Capo...
Sul versante occidentale della Sicilia sorge San Vito lo Capo con la sua animata spiaggia bagnata da acque meravigliose e di incredibile limpidezza... www.homeaway.it
Una slendida spiaggia a San Vito Lo Capo alle falde del monte Cofano.
Ecco una bella immagine della Santuzza patrona di Palermo...
Noi palermitani possiamo dire solo una cosa e in coro : Viva Santa Rusulia !!!
(Traduzione: Viva Santa Rosalia !!!)
In realta Santa Rosalia è stata eletta patrona di Palermo dopo di un altro santo che è stato anche il primo ed è San Benedetto il Moro. Le sue spoglie riposano in pace nel convento dei Frati Benedettini nel cimitero di Santa Maria di Gesù.
(Traduzione: Viva Santa Rosalia !!!)
In realta Santa Rosalia è stata eletta patrona di Palermo dopo di un altro santo che è stato anche il primo ed è San Benedetto il Moro. Le sue spoglie riposano in pace nel convento dei Frati Benedettini nel cimitero di Santa Maria di Gesù.
Lo Scacciapensieri...
In siciliano Mariuolo o Marranzanu è uno strumento musicale idiofono costruito da una struttura di metallo ripiegata su sè stessa a forma di ferro di cavallo in modo da creare uno spazio libero in mezzo al quale si trova una sottile lamella di metallo che da un lato è fissata alla struttura dello strumento e dall´altro lato è libera, è spesso utilizzato per accompagnare le tarantelle.
Saperlo suonare non è mica tanto semplice, sai ?
Bisogna averlo nel dna per usarlo a dovere.
Saperlo suonare non è mica tanto semplice, sai ?
Bisogna averlo nel dna per usarlo a dovere.
Rovine a Segesta in sicilia...
Un anfiteatro greco, sempre tra le rovine di Segesta in sicilia...
Eccoci tra le rovine dei templi di Segesta...
Eccoci ancora a segesta con le sue infinite rovine...
Ancora particolari delle rovine della famosa Segesta in sicilia...
Eccoci ancora in sicilia, a Segesta per goderci questi scorci delle rovine dei vari templi.
Ancora rovine greche a Segesta in sicilia...
Un ulivo solitario...
schiaffeggiato dal vento e come sfondo l´orizzonte del mare, e sì, anche di questo è fatta la nostra bellissima sicilia...
Uno splendido anfiteatro greco fra le montagne della sicilia...
A pochissimi chilometri da Palermo ecco Bagheria con il suo splendido mare.
La bandiera della Regione Siciliana...
La Spiaggia di Calamosche...
La Spiaggia di Calamosche si trova tra i resti archeologici di Eloro e l´oasi faunistica di Vendicari.
Nel 2005 è stata insignita dalla Guida Blu di Legambiente del titolo di Spiaggia più bella d´Italia.
Il fascino della spiaggia è dovuto alla varietà della vegetazione e alla presenza di un panorama altrettanto vario: la piccola spiaggia si trova infatti tra due promontori rocciosi che, oltre a far sì che il mare sia quasi sempre calmo, offrono al visitatore una bellezza inaspettata. Un´altra caratteristica della spiaggia è la presenza di numerosi anfratti, cavità e grotticelle nei due promontori.
Per raggiungerla basta percorrere la strada provinciale 19 (Pachino-Noto) e svoltare a destra (seguendo l´indicazione "Spiaggia Calamosche") all´incirca a 11,40 km da Pachino. Da Wikipedia
Nel 2005 è stata insignita dalla Guida Blu di Legambiente del titolo di Spiaggia più bella d´Italia.
Il fascino della spiaggia è dovuto alla varietà della vegetazione e alla presenza di un panorama altrettanto vario: la piccola spiaggia si trova infatti tra due promontori rocciosi che, oltre a far sì che il mare sia quasi sempre calmo, offrono al visitatore una bellezza inaspettata. Un´altra caratteristica della spiaggia è la presenza di numerosi anfratti, cavità e grotticelle nei due promontori.
Per raggiungerla basta percorrere la strada provinciale 19 (Pachino-Noto) e svoltare a destra (seguendo l´indicazione "Spiaggia Calamosche") all´incirca a 11,40 km da Pachino. Da Wikipedia
Ancora la nostra bellissima campagna siciliana che si estende a perdita d´occhio...
Però, bello e particolare il paesaggio della campagna siciliana non c´è che dire...
Altro paesaggio della bellissima campagna di sicilia...
La Cartina mappa geografica della Sicilia.
Una cartina con le principali autostrade della sicilia...
Ecco una bella cartina divisa in provincie dei nove comuni principali dell´isola...
Sicilia, Caronia in provinia di Messina, la cascata Catafurco...
La cascata del Catafurco è una cascata naturale che si forma in corrispondenza di un dislivello di circa 30 m lungo il corso del torrente San Basilio, nel Parco dei Nebrodi in territorio di Galati Mamertino, comune italiano della provincia di Messina in Sicilia.
Alla base della cascata le acque si raccolgono in una cavità naturale, scavata nella roccia, chiamata Marmitta dei Giganti, dove, nella bella stagione, è possibile bagnarsi. wikipedia.org
Alla base della cascata le acque si raccolgono in una cavità naturale, scavata nella roccia, chiamata Marmitta dei Giganti, dove, nella bella stagione, è possibile bagnarsi. wikipedia.org
Una vista di una delle spiagge di Catania, si noti la maestosa figura del vulcano, l´Etna in fondo sulla sinistra...
Una foto panoramica di cefalù visto dal mare...
Un´altra vista panoramica della bella cittadina balneare che risponde al nome di Cefalù in provincia di Palermo.
Una panoramica del vulcano Etna a Catania...
Ecco, stagliarsi sullo sfondo la maestosa figura del vulcano Etna nei pressi di Catania...
Gitanti a passeggio sul monte, anzi sul vulcano Etna vicino Catania...
Fabbrica moduli fotovoltaici a Catania...
Sicilia significa anche Alta Tecnologia, non lo sapevate ?
Del resto molte delle più grandi menti scentifiche provengono proprio da questa bellissima terra.
Del resto molte delle più grandi menti scentifiche provengono proprio da questa bellissima terra.
Fotovoltaico Moncada alpiq enel...
Sicilia significa anche Alta Tecnologia, non lo sapevate ?
Del resto molte delle più grandi menti scentifiche provengono proprio da questa bellissima terra.
Del resto molte delle più grandi menti scentifiche provengono proprio da questa bellissima terra.
Scorcio della scogliera e del mare di Linosa....
Siamo nelle Isole Pelagie. sicilia.indettaglio.it
Questo era il simbolo della Trinaria come veniva chiamata la sicilia in un tempo che fu...
Un´antica mappa di sicilia che evidenzia alcune peculiarietà di questa nostra bella terra.
Uno scorcio di Modica in sicilia...
Eccoci a Novara...
No, non in Piemonte ma qui in Sicilia per la precisione siamo a Novara di Sicilia, in Sicilia, appunto !
I pupi siciliani...
Classica vetrina a Palermo in Corso Vittorio Emanuele, ispirati come quasi sempre ad Orlando Furioso e storie simili...
A 20 km da Ragusa vi è Marina di Ragusa con un fantastico lungomare e relativa stupenda spiaggia.
Sicilia sconosciuta...
Sembra quasi un paesaggio di un altro pianeta anche se bellissimo, non trovate ?
Sicilia sconosciuta...
Un´altra bella vallata bella piena di verde a perdita d´occhio della nostra bella sicilia sconosciuta...
Un´immagine anche del bel mare di Siracusa, altra bella città della sicilia...
Riecco il bel mare di Siracusa...
La nostra bella Siracusa, in questa foto somiglia un pò a Milano Marittima, non trovate ?
Siracusa, ecco un bell´anfiteatro greco...
Altro anfiteatro a Siracusa...
Si, siamo sempre a Siracusa...
Altri scavi che portano alla luce vecchie rovine a Siracusa stavolta...
Ecco lo stemma, o più precisamente la bandiera della Regione Siciliana.
Uno scorcio di antiche rovine a Taormina...
Siracusa, l´Orecchio di Dionisio (o Orecchio di Dionigi)...
La fama di questa eco è tanto vasta che si considera privo di valore il soggiorno a Siracusa se il visitatore, siciliano o straniero, non sia andato a sentirne gli effetti.
L´Orecchio di Dionisio (o Orecchio di Dionigi) è una grotta artificiale che si trova nell´antica cava di pietra detta Latomia del Paradiso, sotto il Teatro Greco di Siracusa.
Scavata nel calcare, è alta circa 23 m e larga dai 5 agli 11 m, e si sviluppa in profondità per 65 m, con un andamento ad S che lo rende anche un luogo di amplificazione acustica dei suoni. Orecchio_di_Dionisio o Orecchio di Dionigi
L´Orecchio di Dionisio (o Orecchio di Dionigi) è una grotta artificiale che si trova nell´antica cava di pietra detta Latomia del Paradiso, sotto il Teatro Greco di Siracusa.
Scavata nel calcare, è alta circa 23 m e larga dai 5 agli 11 m, e si sviluppa in profondità per 65 m, con un andamento ad S che lo rende anche un luogo di amplificazione acustica dei suoni. Orecchio_di_Dionisio o Orecchio di Dionigi
Ecco una bella immagine della famosa spiaggia di Cefalù in provincia di Palermo.
Ecco una bella foto di Nizza di Sicilia vicino a Taormina.
Un temporale serale sul mare di Sicilia...
Una bella ma particolare cartolina da Palermo...
Una bella composizione di foto varie fatta da un amico...
Dedicata al ricordo di questo caro amico che non è più con noi, ma rimane sempre nei nostri cuori.
Ciao Rosario !
Come vedi sei sempre qui con noi...
Dedicata al ricordo di questo caro amico che non è più con noi, ma rimane sempre nei nostri cuori.
Ciao Rosario !
Come vedi sei sempre qui con noi...
Una bellissima immagine del porto di Ustica.